Il presidente Di Domenico alla Fiera dell’Agricoltura
“Investiamo per far ripartire gli allevamenti. Occorrono 100mila pecore all’anno. Dobbiamo far ripartire gli allevamenti in Abruzzo e puntare sull’Arrosticino d’Abruzzo Dop”.
E’ questo il concetto, forte e chiaro, espresso da Roberto di Domenico, presidente e proprietario di Spiedì, nel corso di una tavola rotonda tenutasi lunedì a Teramo, nel padiglione della Fiera dell’Agricoltura.
“Abbiamo bisogno di 100mila pecore ogni anno, quindi una cifra molto più alta di quella della nostra attuale produzione. Sta a significare che chi avvia un allevamento ha già un mercato aperto. La condizione è ottimale, ma non dobbiamo pensare ai finanziamenti pubblici. Pensiamo alla qualità e avviamo noi i finanziamenti. Il resto arriverà dal mercato”.
Roberto Di Domenico, Presidente Spiedì
La tavola rotonda
Moderata da Marcella Cipriani, dottore agronomo dell’Izam (Istituto zooprofilattico), la tavola rotonda ‘Il cibo sostenibile: sviluppo e identità locale’, ha messo la lente di ingrandimento sull’Arrostino dop e sul Salamino abruzzese. Hanno preso la parola, sul tema dell’Arrostino Dop, anche Ugo Ciavattella (veterinario), Pietropaolo Martinelli (presidente Ara Abruzzo), Francesco Cortesi (direttore Ara Abruzzo), Emanuela Ripani (presidente Coldiretti Teramo), Francesco D’Orsi (Izsam) e Francesco Bilanzola (allevatore e produttore di arrosticini).
L’Arrosticino d’Abruzzo Dop
Spiedì, che ha reso popolare l’arrosticino in tutta Italia aprendo il mercato della Gdo – la grande distribuzione – è in prima fila nel progetto della Dop abruzzese.
“Una percentuale altissima della carne utilizzata dalle aziende della nostra regione proviene dall’estero”, ha aggiunto il presidente Di Domenico. “Se da un lato vuol dire che siamo stati bravi nel rendere popolare l’arrosticino alzandone la produzione fino ad avere la necessità di ricorrere alle importazioni, da un altro lato è innegabile la necessità di far ripartire i nostri allevamenti e rigenerare la filiera corta, da cui tutti gli attori in campo trarranno benefici. La mia azienda non vuole carne a un prezzo basso, vuole carne di alta qualità e come tale intende pagarla”.
I partner impegnati nei progetti
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise sta portando avanti, nell’ambito della misura di cooperazione e innovazione del PSR 2014-2020 finanziato dalla Regione Abruzzo, i progetti innovativi e identitari del territorio riguardanti il salamino e l’arrosticino.
Il partenariato Salumieri Salutari, di cui l’Istituto è capofila, nasce per la formulazione di un conservante naturale per il tipico salamino abruzzese che determini la sicurezza alimentare, qualità chimico-fisiche tecnologiche e organolettiche del prodotto.
Il partenariato Pastori Custodi, con capofila l’Associazione regionale allevatori d’Abruzzo, si propone di portare a termine il percorso di certificazione europeo del prodotto Arrosticino d’Abruzzo Dop, sensibilizzando le aziende a intraprendere o a migliorare la produzione della carne ovina nella direzione della valorizzazione del prodotto, della sostenibilità delle produzioni e della salvaguardia del paesaggio dei pascoli montani.
Il progetto prevede la messa a punto di metodologie di allevamento per una linea produttiva appositamente testata per la produzione di carni ovine da utilizzare per l’arrosticino, di valutare la sicurezza microbiologica in funzione dei tempi e delle modalità di cottura ed approfondire gli aspetti storici legati a questo tradizionale prodotto, patrimonio identitario della regione Abruzzo.